Antonio Conte è il nuovo allenatore del Tottenham: lo stipendio offerto all’ex allenatore dell’Inter, che sarebbe il secondo tecnico più pagato al mondo.
Il Tottenham si assicura Antonio Conte e mette sul piatto un contratto con uno stipendio faraonico per convincere l’ex allenatore dell’Inter ad accettare l’incarico.
L’accordo tra le parti è stato ufficializzato nella mattinata del 2 novembre: “Siamo lieti di annunciare la nomina di Antonio Conte come nostro Head Coach con un contratto fino all’estate del 2023, con opzione di prolungamento“, si legge nella nota diramata dal club.
“Sono estremamente felice di tornare ad allenare, e di farlo in un club di Premier League che ha l’ambizione di essere di nuovo protagonista“, sono state le primissime parole di Conte.
Lo stipendio di Antonio Conte al Tottenham
Le cifre dell’accordo non sono state ufficializzate ma i media inglesi hanno portato alla luce i dettagli dell’accordo. Per Il Tottenham ha offerto ad Antonio Conte uno stipendio da 15 milioni di sterline a stagione. Al cambio, lo stipendio dell’ex allenatore dell’Inter si aggira intorno ai 17 milioni e mezzo di euro annui.
Fossero confermate le cifre, Antonio Conte sarebbe il secondo allenatore più pagato in circolazione, alle spalle solo di Guardiola, che viaggia intorno ai venti milioni di euro a stagione. Espirito Santo, predecessore di Conte al Tottenham, percepiva uno stipendio da 7 milioni di sterline.
Oggettivamente era difficile dire no ad una proposta economica di questo tipo. Anche perché la dirigenza del Tottenham si è impegnata ad investire cifre importanti anche sul mercato per regalare al suo allenatore una squadra competitiva, in grado di tornare ai vertici e di fare strada in Europa.
La buonuscita dell’Inter
Il 2021 per Antonio Conte è un anno d’oro, anche dal punto di vista economico. Oltre al ricchissimo stipendio offertogli dal Tottenham, il tecnico conserva anche la buonuscita dell’Inter in quanto ha firmato per un club inglese. Se avesse invece firmato per un club italiano sarebbe scattata la clausola inserita negli accordi e il tecnico avrebbe perso la buonuscita dei nerazzurri.